I giorni fotocopia.

Certi giorni sono fotocopie di momenti vuoti, confusi, colorati di fretta e rumore.

Altri, più rari, sono pause saporite. Note silenziose che si distinguono per la loro lentezza e la capacità di toccarci nel profondo senza capire perché.

Ho sempre amato il silenzio sottovuoto che lascia una giornata di neve, il silenzio che accompagna le scene di un film muto, il rumore di una piccola cascata ogni qual volta si apre il rubinetto e lo scoppiettio della fiamma che sorprende il fornello all'accensione.

Cammini per casa scalza, senza scopo alcuno, e tutto sembra nuovo e diverso. 

Trascorrono le ore, vai a dormire, ti risvegli il mattino dopo...ed ecco un giorno fotocopia. 

Veloce, apatico, incolore. 

E così nell'alternarsi di questa staticità a volte apprezzata, più spesso odiata, a circondare i nostri momenti ci sono loro: gli oggetti del nostro vivere quotidiano.

Mi sorprenderò sempre di come un semplice cambio di luce possa rendere sempre diverso un corpo inanimato, come fosse una magia.

L'arte di massacrare l'arte con creatività!

Trallallà, considerazioni di un giorno cosìcosà.

In periodi in cui l'ispirazione rasenta lo zero e la capacità di creare è in estinzione come un vecchio dinosauro, io ovviamente non riesco a stare ferma e finisco per investire tempo ed energie nella creazione di qualcosa che dall'inizio alla fine non mi convince, ma che poi mi impunto di mostrare se non altro per giustificare la colossale "perdita" di tempo.

E' così che è andata oggi. Un bisogno inesprimibile di scattare e svuotare la testa dalle mille e una angosce e l'incapacità di farlo su tutti i versanti. Non saprei come introdurre in modo meno invitante le foto che seguono quindi mi limiterò a mostrarle, guardandole ancora una volta con un ghigno insoddisfatto e polemico. 

A voi! :P

Bright Star

Adesso lo so. La malinconia, il desiderio inespresso, la solitudine... tutto è racchiuso nella lavanda. Sarà forse per il suo pensieroso colore, per il freddo e il calore che ispira al contempo. 

Ieri sera ho guardato Bright Star, storia di un amore mai consumato, struggente, platonico e a tutta anima. L'intero film è un album di fotografie, una più intensa dell'altra. La giovane Fanny innamorata dell'allora poco apprezzato poeta John Keats, trascorre il suo tempo a vagare per campi colmi di lavanda, a collezionare farfalle che pervadono le sue stanze e riposano sul suo volto rigato di lacrime, in attesa della missiva dell'amato. Come tutti gli amori romantici, finisce in tragedia. Fino all'ultimo si prova la speranza, la tanto bramata "isola felice" alla quale approdare senza pensieri, dove vivere di quei sentimenti che nella vita di tutti i giorni mutano e svaniscono in un soffio. 
E' stato spontaneo svegliarmi questa mattina e ricercare quelle atmosfere, quei colori e per un attimo, in quieta pace, chiudere gli occhi. 

"Quando non mi dà sue notizie è come se fossi morta, è come se l'aria mi venisse risucchiata dai polmoni e mi sento desolata, mentre quando ricevo una lettera so che il nostro mondo è vero.. è il solo di cui m'importi."
-Fanny Brawne-

Beautiful Disaster

La scorsa settimana avevo pensato molto a questa foto.

Entusiasta, mi ero subito fiondata a comprare i macarons e avevo iniziato a pensare a come fare lo scatto. Purtroppo, a causa di diversi impegni, la realizzazione ha dovuto attendere e con essa anche i coloratissimi pasticcini che nel frattempo avevano assunto la consistenza della sabbia! ._. Il risultato? Pochissimi scatti e spirito di adattamento. Nonostante non sia del tutto soddisfatta è un esperimento che ritenterò perché trovo che il contrasto sia veramente bello e che ci sia molto potenziale :)

Risveglio al cioccolato.

Un meraviglioso risveglio a base di sole e cioccolato.

Un saluto alla timida primavera ormai alle porte...

Home alone on a snowy day.

Dopo qualche tempo oggi è ritornata la neve e con lei quella lieve e tenera malinconia nella quale è sempre dolce cullarsi. Almeno per un po'.

Adolescence in the '80s

Un paio di scatti realizzati durante un piccolo tuffo nel passato abbracciando i ricordi di qualcun altro.